giovedì 9 febbraio 2012

Il Santuario della VIA CRUCIS di Cerveno


Ingresso al Santuario
14 cappelle della Via Crucis, animate da 198 statue a grandezza naturale, di possente impatto emotivo, e di eccezionale valore artistico, Beniamino Simoni maestro di assoluto livello, capace di compiere con successo un programma impegnativo proveniente da una committenza colta, elaborando con padronanza una delicata materia, ricca di simboli e densa di sottili significati teologici.


La Via Crucis è una pratica di pietà che consiste nella meditazione di alcuni episodi della passione di Cristo rappresentati in stazioni, L'origine della devozione non si conosce, ma indubbiamente ricevette forte impulso nei secoli XII-XIV all'epoca delle Crociate, quando crociati e pellegrini, tornati dalla Palestina, rappresentarono visivamente per l'immaginario del popolo cristiano quell'evento.
All'inizio le varie stazioni non erano fisse e variavano anche nell'oggetto. Nella sua forma definitiva e canonica, la Via Crucis apparve in Spagna verso l'inizio del secolo XVII, probabilmente per opera dei Francescani, per i quali costituiva un esercizio di pietà quotidiana. Da qui passò in Sardegna e poi in Italia e in Francia. Fu solo nel XVIII secolo che l'autorità ecclesiastica stabilì in quattordici il numero delle stazioni e il relativo episodio. Principale propagatore della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, che, nel corso delle sue missioni per l'Italia (1731-1751)  ne eresse 572.
Fu in questo clima di fervore che maturò la proposta per l'erezione del Santuario di Cerveno. L'idea fu promossa dal parroco don Pietro Bellotti che resse la parrocchia per quarant'anni (1692-1732). Ottenute le autorizzazioni pontificie nel 1731, un primo progetto fu affidato a Andrea Fantoni, celebre scultore ligneo bergamasco, che prevedeva un percorso sui monti disseminato di stazioni autonome non piacque al parroco e alla comunità, che preferivano un complesso unitario presso la chiesa. Il successori del Bellotti portarono avanti l'idea, la cui realizzazione fu affidata a Beniamino Simoni, camuno abitante a Brescia, già noto come eccellente artista del legno e dello stucco. L'opera prese avvio nel 1752. Presero corpo l'edificio con le sue nicchie, nelle quali il Simoni, nel frattempo trasferitosi a Cerveno, collocava, via via i complessi di statue, non senza intoppi e dissapori con i committenti.

LE STAZIONI
Ora percorriamo il santuario soffermandoci ad ogni stazioni.
La prima stazione rappresenta Gesù condannato a morte da Pilato, che siede in trono per rimarcare la solennità della condanna. Alcuni pensano che invece di Pilato si tratti del sommo sacerdote Caifa, assistito dagli scribi e dai farisei che mostrano il rotolo della legge ebraica riguardante il processo e la decisione presa dall'assemblea plenaria del Sinedria rapporto alla condanna di Gesù .
(Testi e foto estratti dal libro "Cerveno e il suo santuario" di don Giacomo Gasparotti, reperibile presso il santuario).


Prima stazione, Gesù condannato a morte da Pilato.


Seconda stazione, Gesù riceve la croce sopra le spalle

Terza stazione, Gesù cade la prima volta sotto la croce
Quarta stazione, Gesù incontra la sua SS. Madre
Quinta stazione, Gesù aiutato dal Cireneo a portare la croce












Sesta stazione, Gesù asciugato dalla Veronica
Settima stazione, Gesù cade per la seconda volta sotto la croce