lunedì 6 dicembre 2010

Il Santuario della Madonna del Boden

Raffigurazione
della madonna del Boden
Nel dipinto, Maria siede in seggio, come sopra un trono,  in atteggiamento pieno di amore e di dolcezza e col pargoletto Gesù stretto al destro braccio e posato nel grembo di Lei, il quale con la destra regge il globo del mondo, e la mano sinistra innalzata in atto di benedizione.
Nel santuario vi sono 1147 quadri di ex voti in esposizione.
La Pastorella e una luce prodigiosa
Facciata del santuario della Madonna del Boden
sui monti di Ornavasso (VB) a mt. 500 di altitudine.
Una devota pastorella di nome Maria, Della Torre di Ornavasso antica famiglia ora estinta, il 7 settembre 1528, si trovò nella selva del Boden con le sue pecore al pascolo comune a custodire gli armenti, sopraffatta dal sonno si addormentò, e si svegliò a notte fonda, addolorata per la perdita del bestiame e compresa da timore nel trovarsi nel oscura notte in solitario luogo, si mise a piangere, di andare in cerca dell'armento ed invocando in pari tempo la Madonna in soccorso, quando all'improvviso sente mancarsi la terra sotto i piedi cadere a precipizio da alta rupe, in quel momento una luce splendente e vivissima illumina e si espande d'intorno ad essa e giunta al basso del precipizio, miracolosamente illesa, al chiarore di quella luce vide poco distante la Cappelletta del Boden ed intorno ad essa il proprio bestiame raccolto. Vivamente commossa del prodigio ringrazia la Vergine e la supplica ad esserle scorta e guida nel disastroso ritorno a casa tra le tenebre di quella notte, da quella luca stessa, che risplendeva intorno alla Cappelletta, è guidata al basso in seno alla valle dove incontra la madre ed altre due donne che andavano in cerca di lei e che per il chiarore di quella insolita luce, della quale vedevano circondata la figlia ed il gregge discendenti, stavano meravigliate.
L'affresco del Miracolo

 


 

Nella cupola sopra l'altare, è raffigurata l'incoronazione della Vergine.



 
Orazione
O Vergine Santa che tra i pericoli dell'eresia protestante
voleste confermare nella fede i nostri padri
e aprire per tutti fra i dirupi del Boden una sorgente di grazie, continuate su noi la materna Vostra protezione,
fateci costanti nella fede e nelle virtù, assisteteci in tutte le necessità: e intanto vi preghiamo, otteneteci dal Bambino Gesù,
che vi sta fra le braccia questa grazia (e la si esprime) e insieme l'uniformità del nostro volere a quello di dio.




 
Preghiera del ciclista

PREGA E PEDALA

Madre di Dio e Madre Nostra
Noi fiduciosi ci affidiamo a Te
Per essere preservati dal pericolo del traffico.

Madre benigna
Accogli la supplica
Che i ciclisti del Verbano Cusio Ossola
Rivolgono a Te.

Conserva integra la nostra fede
E benedici noi cari.

Madre Santa
Aiutaci a pedalare
Sotto la Tua protezione.

Noi ci consacriamo a Te.
Perchè Tu rimanga sempre a noi vicina
 o Santa Vergine del Boden.

Amen

 

Sopra la statuetta lignea della madonna si trovava, fino a qualche decennio fa, in una apposita nicchia
scolpita nel muro di facciata del Santuario e al di sotto di essa, si leggeva incisa nel marmo la scritta,
"Questa statuina è il principio di questo S. locho sino del anno 1530."
Purtroppo la statuina è stata rubata nel 1979 dopo che era stata portata per sicurezza all'interno del santuario e collocata dietro l'altare come raffigurate nella foto sotto.















Una seguenza di antiche foto che rappresentano il Santuario del Boden sui monti di Ornavasso e dintorni, esposte all'interno della Antica Trattoria del Boden adiacente al Santuario.





La rassegna degli ex-voto che raffigurano gli eventi prodigiosiIn questo contesto assumono particolare rilievo i numerosi ex-voto, un tempo appesi alle pareti del Santuario ed ora collocati in due ampie sale. Tutti di fattura artigianale, alcuni di arte popolare altri di notevole livello e pregio, a secondo della diversità degli episodi rappresentati, un documento estremamente importante per la ricostruzione del sentimento religioso della popolazionee degli stili di vita dell'epoca. Il più antico degli ex-voto risale al 1707, ben conservato e riguarda l'episodio di salvataggio da nubifragio. Il numero complessivo degli ex-voto del Boden ammonta a 1147, senza contare una quantità notevole di oggetti come: stampelle, bastoni, abiti da sposa, piccozze. In particolare primeggiano, le guarioni da malattie, numerose grazie ottenute in occassioni di incidenti stradali, di cadute da tetti, impalcature e burroni, in occassioni di bombardamenti e prigionia, specialmente nel periodo della 1° e 2° guerra mondiale.

Ode alla Vergine (1854)
Della vita tra i perigli,
Fra le insidie dei nemici
Dessa toglie a crudi artigli
Mille vittime infelici.
...
Chè del Boden la Regina
Sopra il Borgo stese il manto;
Preservando da rovina
Chi fidava in Lei cotanto.
La canzoncina si trova in un piccolo libretto, non datato, dal titolo
 "Canzoncine in onore della Beata Vergine del Boden venerata sui monti del Borgo di Ornavasso"
(Tip. Religiosa P. Reina, Novara)

Inno alla Madonna del Boden

"O Madre d'amore,
Se andammo smarriti
In torbido errore
Tu fanne pentiti;
E a noi, pellegrini,
O vergin Maria,
Rischiara la via
Che adduce a Gesù.

Chi piange, chi spera
Ascolta, o pietosa
E mentre s'annera
La valle tediosa
Del perfido mondo,
Con te, o Regina
O Madre divina,
Ne porta a Gesù".

Sac. Giuseppe Mortarotti, 1921.




La miracolosa acqua della fontana del Santuario


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Il santuario è stato oggetto di vari studi da parte di molti radioestesisti, riassunti nel libro di Giampiero Quadrelli “L’Energia di un Santuario” (Macro Edizioni).

Il Santuario della Madonna del Boden, costruito nel 1530 e ampliato successivamente nel 1761, nel comune di Ornavasso in provincia di Verbania, la chiesa è situata alla confluenza di tre fiumi sotterranei, che si incrociano sotto l’altare, e dove l’energia è veramente molto alta, la prima volta che sono stata al Boden ho percepito un’energia positiva molto forte, di benessere generale, "mente e corpo". Nella piazza adiacente al Santuario è situata la fontana dove sgorga l'acqua dalle miracolose proprietà.
Comunque, l’esperienza di una meditazione in questo luogo è veramente notevole. Basta mettersi “in ascolto” nel punto indicato dalla freccia rossa (nella parte destra del coro), in piedi (possibilmente senza scarpe) o seduti per percepire un “rimescolamento” energetico in tutto il corpo: si sentono energie che scendono dall’alto e energie che risalgono dai piedi, mescolandosi nel corpo, comunque con una sensazione generale di salita, di distacco dalla terra, quasi di “Ascensione. Altri punti “forti” sono l’inginocchiatoio dietro all’altare, di fronte alla statuetta lignea della Madonna col Bambino (è l’originale del XIV secolo), davanti all’altare, tra l’altare originale in pietra e quello nuovo, dove si mette il sacerdote durante la Messa e lungo tutto il percorso che dalla scalinata porta alla chiesa, passando per la fontana ottagonale da cui sgorga acqua a cui vengono attribuiti poteri miracolosi.
Come per le cattedrali di Chartres e di San Giacomo di Compostela, a questi fiumi naturali sono stati aggiunti, a circa un metro di profondità, sette canali circolari, concentrici, nei quali l’acqua scorre in senso orario.
Il risultato di questi corsi d’acqua sotterranei è sorprendente: in un punto dietro l’altare, ai margini dei sette canali circolari e in corrispondenza dell’intersezione di due dei tre fiumi, le misurazioni effettuate con vari strumenti hanno rilevato un livello di energia pari a circa 19.600 unità Bovis (nel centro del Labirinto di Chartres il valore rilevato è di 18.000 unità Bovis).

mercoledì 10 novembre 2010

Madonna dei nodi



ALTARE DI: MARIA KNOTENLÖSERIN
In S. Pietro in 'Perlach.

Nel lato sinistro, San Ulrich, nel lato destro, Santa Afra.
"Questo non è il luogo originale dove fu intronizzata, ma il posto dato le ricostruzioni eseguite alla fine
della Seconda Guerra Mondiale.
Della pala d’altare originale, "Beata Vergine del Buon Consiglio", non sono rimasti resti.
Lo stipite dell'Altare, è una vecchia pietra dell’epoca dell'Impero Romano..



IL PITTORE
Johann M.G. Schmittner è nato ad Augusta il 1625 e morto ad Augusta nel 1705. Il pittore rappresenta la Vergine Maria con l'immagine di una giovane donna, bella, vestita di rosso con un drappo blu come mosso dal vento sopra le spalle e i fianchi. Ben visibile sulla parte alta del quadro è la colomba simbolo dello Spirito Santo: Maria è il tempio dello Spirito Santo! ed è colei "che scioglie i nodi" che ci soffocano nella vita.
Sulla testa ha una corona di stelle e la luna sotto i suoi piedi che, contemporaneamente, schiacciano la testa al serpente, Maria è l'Immacolata! Nel dipinto, ha un atteggiamento sereno, ma è tutta concentrata sul compito che le è affidato, sciogliere i grossi e piccoli nodi di un nastro bianco, aggrovigliato. Questa scena richiama alla mente una immagine usata da sant'Ireneo. Egli accanto al rapporto Adamo-Cristo, sviluppa quello tra Eva-Maria. Accogliendo il Cristo, Maria diviene necessaria alla salvezza, causa di salvezza con la sua ubbidienza, mentre Eva, con la sua disobbedienza, aveva causato la morte. E' Maria che scioglie i nodi della disobbedienza di Eva portando la vita. Così come ha generato Cristo, Maria genera anche le membra di Lui alla Vita. Per Ireneo, Maria è associata alla Redenzione e il suo grembo materno è fonte di rigenerazione degli uomini in Dio.
Anche gli Angeli, servitori e strumenti di Dio per accompagnare gli uomini, occupano un posto di rilievo nel quadro. Il nastro con i nodi di tutti i tipi è offerto alla Vergine da sinistra da un angelo, per poi lasciarlo scivolare a destra, ormai libero e liscio, nelle mani di un altro angelo. Nella parte inferiore del quadro vediamo l'Arcangelo Raffaele che tiene per mano Tobia. Nella Bibbia, Tobia ci presenta la storia di come Dio, servendosi dell'Arcangelo Raffaele, il cui nome significa "Dio guarisce", conduce due coppie di sposi, Tobi e Anna, Tobi e Sara a liberarsi dal male presente nelle loro relazioni familiari e coniugali. la loro storia risulta importante per ogni cammino nunziale, compresi quelli più faticosi rendendo, naturale parlare di difficoltà e impegno, ma anche di gioia di amarsi.

La storia e notizie sul dipinto
Il nobile Wolfgang Lagenmantel si era sposato con Sophie Imhoff nel 1612, successivamente, in seguito a una crisi matrimoniale, era in procinto di divorziare. Wolfgang si recò nel monastero di Ingolstadt, a circa settanta chilometri a nord di Augsburg, per ricevere aiuto. Dopo aver visitato il monastero in quattro diverse occasioni, si consultò col padre gesuita Jakob Rem, il quale, grazie alla sua esperienza, ebbe l'illuminazione di affidare questa situazione alla Vergine Maria invocata col titolo di "Madre tre volte ammirabile". Nei giorni seguenti Wolfgang, grazie alla preghiera recitata alla Vergine Maria, in compagnia del Gesuita, ottenne dei cambiamenti nella sua situazione famigliare. Il 28 settembre del 1615, il padre Jakob Rem Stava pregando difronte all'immagine della Vergine Maria che si trovava nella cappella del monastero e durante la solenne celebrazione, sollevando il nastro matrimoniale si sciolsero tutti i nodi. Dopo questo fatto la coppia evitò il divorzio e il matrimonio continuò. Il nastro a cui si fa riferimento nel racconto, era legato ad un rito che le monache avevano l'abitudine di compiere durante la celebrazione del matrimonio, il nastro veniva poggiato sulle mani congiunte degli sposi, come simbolo di un nodo invisibile che li avrebbe uniti per tutta la vita. All'inizio del 1700 Hieronymus, figlio di Wolfgang e suo nipote decisero di donare, come ringraziamento, una pala per un altare dedicata alla Beata Vergine del Buon Consiglio per ricordare la storia della loro famiglia. Come quasi tutte le opere d'arte sacra, le richieste sono date per la loro esecuzione a degli artisti o artigiani, spiegando loro cosa si vuole rappresentare attraverso l'iconografia. L'iconografia, ha donato all'umanità splendidi capolavori, che sono sintesi di bellezza e di verità di fede, attraverso colori e forme, luci ed ombre si esprime il proprio credo religioso, che viene trasmesso alle generazioni nella forma originale e semplice dell'icona. E' questo anche il caso di un quadro, che raffigura la Vergine nell'atto di sciogliere una serie di nodi di un nastro. Il bellissimo dipinto, recentemente attribuito a Johann Melchior Schmidter, fu realizzato verso l'anno 1700 per incarico di un nobile prelato e posto nella chiesa di San Peter Am Perlach di Augsburg, Augusta in Germania. L'ignoranza sui reali motivi, provocò che un inavvertito sacerdote, nell'anno 1984 aggiudicasse a questa invocazione, l'argomento che aveva per tema "Il nodo che legò Eva e lo slego Maria". Ma, il padre Waldemar Moll S.J. scrive nel suo estemporaneo opuscolo di tre piccole impagini che l'autore era "sconosciuto". Con il sostentamento teologico è con quello attuale, Il Cardinale Jorge Bergoglio, portò in argentina le prime stampe del quadro in questione, dove ricevettero una grande attenzione, tanto da dar luogo, grazie al parroco della chiesa di San Josè Bautista, a una nuova devozione, detta appunto a "Maria che sciglie i nodi". È molto facile dire "questa Madonnina è molto miracolosa", la cosa difficile è sostenerlo. Sotto il benefico influsso della nostra Vergine Maria, a dare luce sulla vera origine con motivazioni e messaggio evangelico, di questa Maria Vergine, che Scioglie i nodi della nostra vita quotidiana.

Siamo soffocati da tanti nodi che ci tolgono la gioia dal cuore e la volontà di continuare a vivere?
La VergineMaria ci viene in aiuto attraverso la Novena lei scioglierà i nodi, i problemi famigliari, i rancori che le presentiamo uno dopo l'altro. Affidiamoci con fede alla grandezza della nostra Madre che "sciglie i nodi" e vedremo le meraviglie che Dio ha preparato per noi!

NOVENA A MARIA SS
CHE SCIOGLIE I NODI
Questa è una bellissima novena alla Madonna che scioglie i nodi, ogni novena scioglie un nodo. Potete rifare la novena a Maria che scioglie i nodi per ciascuno dei nodi che opprimono
la vostra vita. Con questa preghiera si ottiene pace e serenità quando qualcosa ci turba e discernimento nelle situazioni complicate.
1) Fare il segno della croce.
2) Recitare l'atto di contrizione. Chiedere perdono per i nostri peccati, e sopratutto, proporre di non commetterli mai più.
3) Recitare le prime tre decine del Rosario.
4) Leggere la meditazione propria di ogni giorno della novena. (dal primo al nono giorno).
5) Poi recitare le ultime due decine del Rosario.
6) Finire con la "Preghiera a Nostra Signora che scioglie i nodi".

PRIMO GIORNO
Santa madre mia amata, Santa Maria, che scioglie i "nodi" che opprimono i tuoi figli, stendi le tue mani misericordiose verso di me. Ti dò oggi questo "nodo" (nominarlo se possibile...) e ogni conseguenza negativa che esso provoca nella mia vita. Ti do questo "nodo" che mi tormenta, mi rende infelice e mi impedisce di unirmi a Te e al Tuo Figlio Gesù Salvatore. Ricorro a te Maria che scioglie i nodi perchè ho fiducia in te e so che non hai mai disdegnato un figlio peccatore che ti supplica di aiutarlo. Credo che tu possa sciogliere questi nodi perchè sei mia Madre. So che lo farai perchè mi ami con amore eterno. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Chi cerca una grazia, la troverà nelle mani di Maria
 

SECONDO GIORNO
Maria, madre molto amata, piena di grazia, il mio cuore si volge oggi verso di te. Mi riconosco peccatore e ho bisogno di te. Non ho tenuto conto delle tue grazie a causa del mio egoismo, del mio rancore, della mia mancanza di generosità e di umiltà. Oggi mi rivolgo a te, "Maria che scioglie i nodi" affinchè tu domandi per me, a tuo Figlio Gesù la purezza di cuore, il distacco, l'umiltà e la fiducia. Vivrò questa giornata con queste virtù. Te le offrirò come prova del mio amore per te. Ripongo questo "nodo" (nominarlo se possibile...) nelle tue mani perchè mi impedisce di vedere la gloria di Dio. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Maria offri a Dio ogni istante della sua vita


TERZO GIORNO
Madre mediatrice, Regina del cielo, nelle cui mani sono le ricchezze del Re, rivolgi a me i tuoi occhi misericordiosi. Ripongo nelle tue mani sante questo "nodo" della mia vita (nominarlo se possibile...), e tutto il rancore che ne risulta.
Dio Padre, ti chiedo perdono per i miei peccati. Aiutami ora a perdonare ogni persona che consciamente o inconsciamente, ha provocato questo "nodo". Grazie a questa decisione Tu potrai scioglierlo. Madre mia amata davanti a te, e in nome di tuo Figlio Gesù, mio Salvatore, che è stato tanto offeso, e che ha saputo perdonare, perdono ora queste persone........ e anche me stesso per sempre."Maria che sciogli i nodi", ti ringrazio perchè sciogli nel mio cuore il "nodo" del rancore e il "nodo" che oggi ti presento. Amen. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Chi vuole le grazie si rivolga a Maria

QUARTO GIORNO
Santa Madre mia amata, che accogli tutti quelli che ti cercano, abbi pietà di me. Ripongo nelle tue mani questo "nodo" (nominarlo se possibile...). Mi impedisce di essere felice, di vivere in pace,
la mia anima è paralizzata e mi impedisce di camminare verso il mio Signore e di servirlo.
Sciogli questo "nodo" della mia vita, o Madre mia. Chiedi a Gesù la guarigione della mia fede paralizzata che inciampa nelle pietre del cammino. Cammina con me, Madre mia amata,
perchè sia consapevole che queste pietre sono in realtà degli amici; cessi di mormorare e impari
a rendere grazie, a sorridere in ogni momento, perchè ho fiducia in te. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Maria è il sole e tutto il mondo benefica del suo calore
 
QUINTO GIORNO
"Madre che scioglie i nodi" generosa e piena di compassione, mi rivolgo verso di te per rimettere, una volta di più, questo "nodo" nelle tue mani (nominarlo se possibile...).
Ti chiedo la saggezza di Dio, perchè io riesca alla luce dello Spirito Santo a sciogliere questo cumulo di difficoltà. Nessuno ti ha mai vista adirata, al contrario, le tue parole sono così piene
di dolcezza che si vede in te lo Spirito Santo. Liberami dall'amarezza, dalla collera
e dall'odio che questo "nodo" mi ha causato. Madre mia amata, dammi la tua dolcezza e la tua saggezza, insegnami a meditare nel silenzio del mio cuore e così come hai fatto il giorno
della Pentecoste, intercedi presso Gesù perchè riceva nella mia vita lo Spirito Santo, lo Spirito
di Dio venga su di me. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Maria è onnipotente presso Dio


SESTO GIORNO
Regina di misericordia, ti questo "nodo" della mia vita (nominarlo se possibile...) e ti chiedo di darmi un cuore che sappia essere paziente finchè tu sciolga questo "nodo". Insegnami ad ascoltare la Parola del tuo Figlio, a confessarmi, a comunicarmi, perciò resta con me Maria. Prepara il mio cuore a festeggiare con gli angeli la grazia che tu mi stai ottenendo. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Sei bellissima Maria e nessuna macchia è in te.

SETTIMO GIORNO
Madre purissima, mi rivolgo oggi a te: ti supplico di sciogliere questo "nodo" della mia vita ( nominarlo se possibile...) e di liberarmi dall'influenza del male. Dio ti ha concesso un grande potere su tutti i demoni. Oggi rinuncio ai demoni e a tutti i legami che ho avuto con loro. Proclamo che Gesù è il mio unico Salvatore e il mio unico Signore.
O " Maria che sciogli i nodi" schiaccia la testa del demonio. Distruggi le trappole provocate da questi "nodi" della mia vita. Grazie Madre tanto amata. Signore, liberami con il tuo prezioso sangue! "Maria che sciogli i nodi" prega per me.

Sei la gloria di Gerusalemme, sei l'onore del nostro popolo



OTTAVO GIORNO
Vergine Madre di Dio, ricca di misericordia, abbi pietà di me, tuo figliolo e sciogli i "nodi" (nominarlo se possibile...) della mia vita. Ho bisogno che tu mi visiti, così come hai fatto con Elisabetta. Portami Gesù, Portami lo Spirito Santo. Insegnami il coraggio, la gioia, l'umiltà e come Elisabetta, rendimi piena di Spirito Santo. Voglio che tu sia mia Madre, la mia Regina e la mia amica. Ti do il mio cuore e tutto ciò che mi appartiene: la mia casa, la mia famiglia, i miei beni esteriori e interiori. Ti appartengo per sempre. Metti in me il tuo cuore perchè io possa fare tutto ciò che Gesù mi dirà di fare. "Maria che sciogli i nodi" prega per me.
Camminiamo pieni di fiducia verso il trono della grazia.


NONO GIORNO
Madre Santissima, nostra avvocata, Tu che sciogli i "nodi" vengo oggi a ringraziarti di aver sciolto questo "nodo" (nominarlo se possibile...) nella mia vita. Conosci il mio dolore che mi ha causato. Grazie Madre mia amata, Ti ringrazio perchè hai sciolto i "nodi" della mia vita. avvolgimi con il tuo manto d'amore, proteggimi, illuminami con la tua pace.
"Maria che sciogli i nodi" prega per me.

(Ripetere la preghiera per nove giorni consecutivi )


PREGHIERA
A NOSTRA SIGNORA CHE SCIOGLIE I NODI
(da recitare a fine Rosario)

Vergine Maria, Madre del Bell'Amore, Madre che non ha mai abbandonato
un figliolo che grida aiuto, Madre le cui mani lavorano senza sosta per i suoi figlioli tanto amati, perchè sono spinte dall'amore divino e dall'infinita misericordia che esce dal Tuo cuore volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione. Guarda il cumulo di "nodi" della mia vita.
Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore. Sai quanto mi paralizzano questi nodi Maria, Madre incaricata da Dio di sciogliere i "nodi" della vita dei tuoi figlioli, ripongo il nastro della mia vita nelle tue mani.
Nelle tue mani non c'è un "nodo" che non sia sciolto.
Madre Onnipotente, con la grazia e il tuo potere d'intercessione presso tuo Figlio Gesù, mio Salvatore, ricevi oggi questo "nodo" (nominarlo se possibile...). Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre. Spero in Te. Sei l'unica consolatrice che Dio mi ha dato. Sei la fortezza delle mie forze precarie, la ricchezza delle mie miserie, la liberazione di tutto ciò che mi impedisce di essere con Cristo. Accogli il mio richiamo. Preservami, guidami proteggimi, sii il mio rifugio. Maria, che sciogli i nodi, prega per me.
Madre di Gesù e Madre nostra, Maria Santissima Madre di Dio; tu sai che la nostra vita è piena di nodi piccoli e grandi. Ci sentiamo soffocati, schiacciati, oppressi e impotenti nel risolvere i nostri problemi. Ci affidiamo a te, Madonna di Pace e di Misericordia. Ci rivolgiamo al Padre per Gesù Cristo nello Spirito Santo, uniti a tutti gli angeli e ai Santi. Maria incoronata da dodici stelle che schiacci con i tuoi santissimi piedi la testa del serpente e non ci lasci cadere nella tentazione del maligno, liberaci da ogni schiavitù, confusione e insicurezza. Dacci la tua grazia e la tua luce per poter vedere nelle tenebre che ci circondano e seguire la giusta strada. Madre generosa, ti presentiamo supplichevoli la nostra richiesta d'aiuto.
Ti preghiamo umilmente:
· Sciogli i nodi dei nostri disturbi fisici e delle malattie incurabili: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi dei conflitti psichici dentro di noi, la nostra angoscia e paura, la non accettazione di noi stessi e della nostra realtà: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi nella nostra possessione diabolica: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi nelle nostre famiglie e nel rapporto con i figli: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi nella sfera passionale, nell'impossibilità di trovare un lavoro dignitoso o nella schiavitù di lavorare con eccesso: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi dentro la nostra comunità parrocchiale e nella nostra Chiesa che è una, santa, cattolica, apostolica: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi fra le varie Chiese cristiane e confessioni religiose e dacci l'unità nel rispetto delle diversità: Maria ascoltaci!
· Sciogli i nodi nella vita sociale e politica del nostro Paese: Maria ascoltaci!
· Sciogli tutti i nodi del nostro cuore per poter essere liberi di amare con generosità: Maria ascoltaci!

Maria che sciogli i nodi, prega per noi tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen



PREGHIERA ALLA MADONNA
Eccoci prostrati avanti al Trono della Vostra Grandezza o Imperatrice del Cielo, Maria Santissima
e pieni di fiducia nella vostra bontà a Voi presentiamo con tutto l'affetto del nostro cuore la recita del Santo Rosario. Santa Maria, Madre di DIO e Vergine piena di grazia, tu sei colei che scioglie tutti i nostri nodi! Con le tue mani piene dell'amore di DIO tu sciogli, come se fossero dei nodi, gli ostacoli lungo il nostro cammino, i quali, nelle tue mani, diventano con un nastro diritto, come un sentiero spianato dall'amore di DIO! O santa ammirabile Vergine e Madre, sciogli tutti i nodi che noi stessi ci siamo fatti a causa della nostra ostinazione, e anche tutti i nodi che ostacolano il nostro cammino. Illuminali con la luce dei tuoi occhi affinché diventino trasparen Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre. Spero in Te.
Sei l'unica consolatrice che Dio mi ha dato. Sei la fortezza delle mie forze precarie, la ricchezza delle mie miserie, la liberazione di tutto ciò che mi impedisce di essere con Cristo. Accogli il mio richiamo. Preservami, guidami proteggimi, sii il mio rifugio. Maria, che scioglie i nodi, prega per me.

O MARIA, TU CHE SCIOGLI I NODI, SII TU LA NOSTRA CARA MADRE, PRENDI
LE NOSTRE MANI E RENDILE DOCILI E PIENE DELLA TUA FORZA AFFINCHÉ LE TUE MANI ATTRAVERSO LE NOSTRE PORTINO PACE, CONFORTO E AIUTO! AMEN


Maria scioglie i nodi
Con amore infinito di Madre, e spinta dal Suo straordinario potere d'intercessione presso il Figlio Gesù, oggi Maria, Colei che scioglie i nodi delle nostre vite, si avvicina a noi. Tutta bella, trionfante, risplendente e misericordiosa. Si rivolge a noi circondata dalla corte celeste, per sciogliere i nodi della nostra vita. Il Suo amore è l'amore del Figlio per tutti noi, ed è un amore immenso. Infatti Maria desidera che scopriamo quest'amore che asciugherà le lacrime dei nostri occhi; con le Sue mani misericordiose Ella vuole sciogliere tutti i nodi della nostra vita, che sono origine di tutte le nostre angosce. Il Signore Gesù nostro Salvatore ci è stato donato attraverso Lei, tutti i nodi delle nostre vite possono essere sciolti. E chi non ha dei nodi nella sua vita? Ma quali sono questi "nodi"? Tutti i problemi che portiamo molto spesso negli anni e che non sappiamo come risolvere: i nodi dei litigi familiari, dell'incomprensione tra genitori e figli, della mancanza di rispetto, della violenza; i nodi del risentimento fra sposi, la mancanza di pace e di gioia nella famiglia; i nodi dell'angoscia, i nodi della disperazione degli sposi che si separano, i nodi dello scioglimento delle famiglie, il dolore provocato da un figlio che si droga, che è malato, che ha lasciato la casa o che si è allontanato da Dio; i nodi dell'alcolismo, dei nostri vizzi e dei vizzi di quelli che amiamo; i nodi delle ferite causate dagli altri, i nodi del rancore che ci tormenta dolorosamente; i nodi del sentimento di colpa, dell'aborto, delle malattie incurabili, della depressione, della disoccupazione, delle paure, della solitudine, i nodi dell'occultismo, della magia, della superstizione, i nodi dell'incredulità, della superbia, dei peccati delle nostre vite. Ah, i nodi delle nostre vite! Quanti nodi soffocano la nostra anima, ci abbattono, ci tolgono la gioia dal cuore e anche la volontà di continuare a vivere. I nodi che ci allontanato da Dio, che ci incatenano le braccia, le gambe, tutto il corpo, la fede e ci impediscono di gettarci tra le sue braccia come bambini e di renderti grazie. La Vergine Maria vuole che tutto questo cessi. Oggi viene incontro a noi, perché Le offriamo tutti questi nodi e Lei li Scioglierà l'uno dopo l'altro. In occasione del nuovo millennio , che sarà mariano perché è stato consacrato dal Papa Giovanni Paolo II, la Santa Madre di Dio vuole più che mai aiutare quelli che chiedono la Sua misericordia. Tutto il mondo aspettava da Lei un "si" per essere liberato. Oggi, anche Lei aspetta il nostro "si" per farci rinascere liberi dai nodi e cantare con Lei: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perché ha Fatto in me grandi cose e Santo è il suo nome" (Luca 1) Prendete oggi possesso dei vostri beni. Scoprirete la grandezza della nostra Madre che "scioglie i nodi" e lasciatevi portare affinché Lei vi faccia vedere le meraviglie che vi prepara. Dove Lei passa, mostra la sua potenza a favore di chi fa ricorso a Lei, offrendo innumerevoli grazie. Ora avviciniamoci a Lei. Quanto è bella! Contemplandola scoprirete che non siete più soli. Davanti a Lei vorrete confidare le vostre angosce, i vostri nodi........ e, da quel momento, tutto può cambiare. Quale Madre piena d'amore non viene in aiuto del suo figliuolo in difficoltà quando la chiama?


La Novena Brevissima
a Maria Madre di Dio che scioglie i nodi
Santa Maria, Madre di Dio e Vergine piena di grazia, tu sei colei che scioglie tutti i nostri nodi ! Con le tue mani piene dell'amore di Dio tu sciogli, come se fossero dei nodi, gli ostacoli lungo il nostro cammino, i quali, nelle tue mani, diventano come un nastro diritto, come un sentiero spianato dall'amore di Dio ! O santa ammirabile Vergine e Madre, sciogli tutti i nodi che noi stessi ci siamo fatti  a causa della nostra ostinazione,
e anche tutti i nodi che ostacolano il nostro cammino. Illuminali con la luce dei tuoi occhi affinchè diventino trasparenti cosicchè noi, pieni di gratitudine, possiamo sciogliere con le tue mani ciò che a noi sembra impossibile !



L’icona descrive il conforto che ispira
 "il sapere che esiste una mano capace di sciogliere i nodi".







PREGHIERA PER IMPLORARE GRAZIE
PER L'INTERCESSIONE DEL SERVO DI DIO
IL PAPA GIOVANNI PAOLO II
O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il papa Giovanni Paolo II
e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità,
la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.
Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore,
e ci ha indicato la santità come misura alta della vita cristiana ordinaria
quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà, la grazia che imploriamo,
nella speranza che egli sia presto annoverato nel numero dei tuoi santi. Amen.

lunedì 8 novembre 2010

Santuario della Madonna di Crea

Tra Storia e leggenda
Facendo riferimento al manoscritto del IX sec. "Vita antiqua" custodito presso l'Archivio Capitolare Vercellese si narra che sul colle di Crea, (443 m.) verso il 350, S. Eusebio, vescovo di Vercelli, in fuga dagli ariani, fondò un Oratorio, e cioè un luogo di preghiera in onore della "Beata Madre di Dio Maria". Secondo un'antica tradizione, circa dieci anni dopo, sempre s. Eusebio, di ritorno dall'Oriente dove era stato esiliato, per la sua strenua difesa dell'ortodossia cattolica, portò a Crea un'icona della Vergine opera dell'evangelista Luca. nel 1981 la scultura è stata restaurata da Gian Luigi Nicola, danni arrecati dal fumo delle candele, mettendo in luce l'incarnato chiaro dell'opera.La scultura di piccole dimensioni, in legno di cedro scolpito e dipinto, è oggi ritenuta lavoro della metà del XIII secolo.

L'arte e Devozione
Entrati in Basilica, restiamo ammirati dalle numerose opere d'arte sacra in essa custodite. La navata centrale, dalle tipiche volte a croce con costoloni rotondi, presenta nel suo secondo pilastro destro, un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino di incerta datazione. Giunti in presbiterio, ci troviamo difronte l'antico Crocifisso ligneo e sulla tela della seconda metà del Settecento in cui è rappresenta la Vergine assunta al cielo tra gloria degli Angeli, i dodici apostoli, GuglielmoVIII e suo fratello, il cardinale Teodoro, Sotto la tela si trovano i resti di un affresco quattrocentesco, anche qui raffiguranti i dodici apostoli.

Nella navata di destra incontriamo una tela raffigurante Dio Padre, opera di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (1565/1568-1625), o della sua scuola. A seguire una tavola di Macrino d'Alba (1460/1465 ca - 1520 ca ) in cui si rappresenta la Vergine in trono col Bambino in grembo ed i santi Giovanni Battista, Giacomo apostolo, Agostino e Girolamo, alla base della tavola si trovano i ritratti di Guglielmo IX Paleologo, Marchese di Monferrato (1486-1518), e Anna dAlençon. Nella cappella dove termina la navata, una tela raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino, opera di un collaboratore di Giovanni Francesco Caroto (1480-1555). Sul lato destro della cappella della madonna ecco la cappella dedicata a S. Margherita d'Antiochia. Gli affreschi, risalenti al XV sec., raffigurano, sulla volta a crociera, i quattro Dottori della Chiesa, S. Gregorio Magno, S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Agostino; ai lati e nelle lunette, sono raffigurati episodi della vita di S. Margherita; sulla parete in fondo, al centro in forma di trittico, la Vergine col Bambino tra i santi Margherita, Pietro, Eusebio e Paolo con alcuni oranti; a sinistra Guglielmo VIII con alcuni suoi Consiglieri; a destra Bernarda di Brosse, terza moglie di Guglielmo VIII, con due figlie di quest'ultimo nate da precedenti matrimoni. Nell'adiacente cappella di San Giuseppe si trova la sinopia del martirio di S. Margherita.
Entrambe le navate laterali sono percorse dalle quattordici stazioni della Via Crucis, opera in terracotta di Luigi Bagna. Nella Navata di sinistra si tova la cappella dell'adorazione del SS.mo Sacramento in cui si può ammirare un polittico ideato da don Innocenzo Timossi e realizzato da Nino Marabotto, e la cappella dedicata a S. Luigi Gonzaga che durante il suo soggiorno a Casale Monferrato, fece visita al Santuario. Nella cappella con cui termina la navata, ecco "Il Cristo" di Leonardo Bistolfi (1859-1930). Sulla balaustra del presbiterio sono appoggiati due amboni in bronzo di Luigi Bagna, uno rappresenta Cristo risorto, l'altro il profeta Ezechiele. Nei capitelli dei pilastri della navata centrale sono riprodotti, le armi di vari casati nobiliari.


Inno alla Madonna di Crea
Da le balze, da le valli
da le piane il grido sal,
squilla gloria di campane,
freme l'inno trionfal:

Rit. O Vergin potente,
Regina del Ciel
proteggi da Crea
il popol fedel.
(2 volte)

Sovra il colle benedetto
ove Eusebio la portò
da millenni la Madonna
sul demonio trinfò:

Rit. O Vergin potente,
Regina del Ciel
Facciata del Santuario
proteggi da Crea
il popol fedel.
(2 volte)

Da millenni il Monferrato
con vibrante lealtà
sale il colle di Maria
a giurarle fedeltà:

Rit. O Vergin potente,
Regina del Ciel
proteggi da Crea
il popol fedel.
(2 volte)


Preghiera
alla Madonna di Crea
Cappella del Paradiso
O Maria Vergine, tutta santa,
Madre di Dio, Madre della Chiesa
e Madre nostra, noi T'invochiamo
con il titolo di Regina di Crea.
Su questo colle dai tempi di
S. Eusebio sei venerata e invocata
con profonda fiducia e amore filiale,
donando a tutti i Tuoi devoti
consolazione, speranza e pace.
Accogli, o Madre Buona, la nostra
invocazione e non privarci mai
della Tua protezione.
Conserva ai Tuoi figli il prezioso
dono della fede, l'amore alla
SS. Trinità, la fedeltà alla Chiesa
e la speranza della vita eterna. Amen
Nostra Signora Regina di Crea
prega per Noi


 
Interno cappella del Paradiso









Il culto delle sacre reliquie

di Alberto Lupano, consultore per le Sacre reliquie


Cappella delle Reliquie, Santuario Madonna di Crea,
Diocesi di Casale Monferrato (al)

Cappella delle Reliquie, altare

Nella Chiesa cattolica e nelle Chiese orientali per reliquia
 (dal latino relinquere, lasciare, abbandonare)
s'intende una parte, piccola o grande, delle spoglie di un martire o di un santo o di un beato, oppure gli indumenti personali o gli oggetti venuti in contatto con essi, oppure ancora gli strumenti della Passione, o i resti di miracoli eucaristici, o i frammenti dei Luoghi Santi.

Le reliquie possono essere esposte al culto pubblico e solenne soltanto dopo l'approvazione dell'autorità ecclesiastica che ne documenta l'autenticità e dopo essere state sigillate in teche apposite che ne garantiscono la provenienza e ne impediscono qualunque alterazione.

Possono autenticare reliquie: un cardinale, il vescovo diocesano, l'ecclesiastico che abbia ricevuto facoltà dal superiore competente.

E' assolutamente attestato a livello storico che fin dall'età apostolica la memoria dei martiri implicava la gelosa conservazione e la venerazione delle loro reliquie.

Numerose basiliche e templi sono sorti laddove si veneravano i corpi dei santi
 (da San Pietro in Vaticano fino a Sant'Evasio di Casale).
Fin dai primi secoli del cristianesimo i fedeli si riunivano a celebrare i sacri misteri sulle tombe dei martiri e da qui deriva la prescrizione che ogni altare consacrato contenga reliquie.

Il culto delle reliquie crebbe in modo enorme dall'epoca costantiniana, anche per la credenza che la virtù e la potenza taumaturgica di un santo si trovassero non solo nel corpo intero ma pure in ogni più minuta sua particella, in base al principio, fondato a livello teologico oltre che giuridico, per cui la singola parte sta per il tutto, proprio come una minuta porzione dell'ostia consacrata contiene tutto intero il Corpo di Cristo.

In una religione spirituale come il cristianesimo il culto delle reliquie è un culto 'relativo', che ha quale destinatario ultimo Dio, non il singolo santo o beato.

Il culto si giustifica perchè, come spiega San Tommaso d'Aquino, i resti mortali dei santi e dei beati sono a loro modo partecipi della santità delle anime, quelle anime che attendono di ricongiungersi ad essi nella resurrezione dei corpi.
Inoltre anche perchè Dio si è servito di quei corpi di santi per realizzare la propria opera salvifica attraverso la Grazia. (Da queste semplici osservazioni si deduce che il culto cristiano delle reliquie è completamente differente dalla venerazione prestata a certi resti di eroi dell'antichità classica: in quest'ultimo caso la venerazione è rivolta ai resti in sè e alle virtù tutte terrene e umanissime dei personaggi (la forza fisica, la scaltrezza, la potenza politica, ecc.), senza che il culto ridondi alla divinità).

Secondo il diritto canonico, le reliquie si distinguono in insigni e non insigni.

Insigni sono il corpo intero, la testa, il braccio, l'avambraccio, il cuore, la lingua, la mano, la gamba o la parte del corpo in cui il martire ha sofferto, purchè sia intera e non troppo minuta; inoltre tutte le reliquie della Passione, compresa la Vera Croce, seppure piccola.

Non insigni tutte le altre reliquie. Queste non insigni si possono conservare nelle case private, con il debito onore, e possono essere portate indosso dai fedeli.
Invece le rliquie insigni non possono essere conservate nelle case private o negli oratori privati senza espressa licenza del vescovo, dell'ordinario diocesano; non possono essere traslate in altra chiesa senza indulto apostolico; lo stesso avviene per le reliquie non insigni ma molto venerate dai fedeli.

Poichè i santi canonizzati sono oggetto di culto univerale, in tutta la Chiesa cattolica, così anche le loro reliquie si possono venerare ovunque.

Invece i beati godono di un culto  limitato nelle sue espressioni: le loro immagini non si possono esporre nelle chiese o sugli altari senza licenza speciale, allo stesso modo, senza licenza particolare, non si possono dedicare chiese, portarne in processione le reliquie, celebrarne la messa o l'ufficio.

Considerata l'assunzione in corpo e anima della Madonna, le reliquie in venerazione soo oggetti che hanno avuto contatto con la persona o con luoghi collegati alla sua vicenda terrena.

Grazie alle ricerche del can. Cipriani, la lipsanoteca diocesana di Casale si è arricchita di un numero enorme di reliquie di santi e beati.
Si tratta di reliquie collocate per lo più singolarmente in teche, poi disposte in appositi quadrireliquiario.
Al frammento - corporeo o sepolcrale o di indumenti - si accompagna quasi sempre il ritratto raffigurante il soggetto venerato (per consentire ai fedeli di collegare subito idealmente reliquia e santo, oltre che per ribadire l'antico legame tra la venerazione delle immagini e quella delle reliquie, come vuole anche il Concilio vaticano II).

Nella composizione dei quadri - reliquiario, si scorge bene un largo uso di carte, dal taglio superiore dorato, sagomate e arrotondate seguendo un'antica, tradizionale arte monastica, detta delle 'paperoles' o delle 'filigrana di carta'.

Con queste speciali striscie di carta si preparano decorazioni che incorniciano le singole teche; gli ornati possono essere di tipo geometrico o floreale o vegetale, intercalati a frammenti di stoffa, perlne, paste vitree che imitano le gemme.

In questo modo ogni quadro - reliquiario risulta essere prezioso non solo per le reliquie contenute, ma altresì per la qualità artistica delle decorazioni, realizzate attraverso un'arte (minore e però oggi in via di riscoperta anche da parte del pubblico colto) come quella delle 'paperoles'.

Riferimenti al culto delle reliquie nella Sacra Scrittura e nel diritto canonico:

- Gen. 50
- Ps. 36
- Regum II, 6, 11, 12
- Mc. 5, 25

- S. Johannis Damasceni, De fide ortodoxa, L.IV, c. 15
- Codex iuris canonici 1917, can. 1255, 1276-1289
- Codex iuris canonici 1983, can. 1186-1190
- Conc. Trident. Sess. XXV de invocatione, veneratione et reliquiis sanctorum et sacris imaginibus
- Conc. Vat. II. Constitutio de sacra liturgia, Sacro-santum concium, n. 111.



PREGHIERA
da recitarsi innanzi alle Sacre Reliquie

Quante sublimi verità mi insegnate
dalle vostre venerande e sacre Reliquie,
o gloriosissimi Santi...
che tutti dobbiamo morire
e ridurci in polvere;
che a niente valgono
le gioie e i piaceri di questa terra
e che, anzi, tutti dobbiamo,
per amor di Dio,
patire e soffrire quaggiù,
disposti anche a versare per la fede
il medesimo nostro sangue,
se vogliamo assicurarci,
nel dì dell'universale giudizio,
una gloriosa rissurezione col Paradiso,
ove le anime dei giusti coi loro corpi
godranno e ameranno Dio
per tutta l'eternità!

O benedetti Santi,
Fate, con la vostra intercessione,
che io imprima ben bene nella mia mente
tali verità, e mai le abbia a dimenticare.

Ottenetemi dal Signore
la grazia di averlo mai ad offendere;
di calpestare coraggiosamente
le vanità e i piaceri del mondo;
di portare sempre
con rassegnazione e merito
qualsiasi pena e sofferenza
per amore di Gesù, morto per me in Croce.

Fate che io pure sia sempre attacato
a quella Chiesa Cattolica 
che voi difendeste e illustraste
col vostro sangue,
e sempre cammini dietro agli esempi
di carità, di purezza, di umiltà, di pazienza
che voi mi avete dato,
affinchè, dopo una santa morte,
meriti di venire con voi in Paradiso,
e finalmente, dopo l'universale giudizio,
con l'anima e con il corpo
essere felice e beato per tutta l'eternità.
Così sia.


Pater-Ave-Gloria

Santi e Sante di Dio,
intercedete per noi!


"...Nella vita di ciascuno di noi
ci sono persone molto care,
che sentiamo particolarmente vicine,
alcune sono già nelle braccia di Dio,
altre condividono ancora con noi
il cammino della vita: sono i nostri genitori,
i parenti, gli educatori;
sono persone a cui abbiamo fatto del bene
o da cui abbiamo ricevuto del bene;
sono persone su cui sappiamo di poter contare.
E' importante, però, avere anche
dei "compagni di viaggi"
nel cammino della nostra vita cristiana:
penso al Direttore spirituale, al Confessore,
a persone con cui si può condividere
la propria esperienza di fede,
ma penso anche alla Vergine Maria e ai Santi.
Ognuno dovrebbe avere qualche Santo
che gli sia familiare, per sentirlo vicino
con la preghiera e l'intercessione,
 ma anche per imitarlo.
Vorrei invitarvi, quindi,
a conoscere maggiormente i Santi,
a iniziare da quello di cui portare il nome,
leggendone la vita, gli scritti.
Siate certi che diventeranno buone guide
 per amare ancora di più il Signore
e validi aiuti per la vostra crescita
umana e cristiana."


Benedetto XVI
Udienza generale, Palazzo apostolico di Castel Gandolfo
Mercoledì 25 agosto 2010